Le bellezze dell’AppenninoPortico di Romagna
e i dintorni
Portico di Romagna,
dove il tempo si è fermato
Portico sorse lungo la strada che porta a Firenze in tempi antichi, famoso già all’epoca dei romani come luogo di mercati e poi come castello appartenuto ai Conti Guidi di Dovadola.
Fin dal 1386 la Repubblica Fiorentina scelse Portico come capoluogo dei suoi territori romagnoli.
Il paese conserva quasi appieno l’aspetto medievale, suddiviso in tre piani: la parte alta con il castello e la pieve; quella intermedia con i palazzi padronali dei secoli XIII e XIV che ospitarono nobili romagnoli e toscani che qui riparavano a causa delle lotte politiche, ed infine la parte bassa con le case degli artigiani e della plebe.
La Chiesa della Compagnia conserva un dipinto su legno attribuibile al pittore Lorenzo di Credi (1465-1537).
Splendida è la vista del borgo dal Ponte della Maestà, a schiena d’asino, su arcata unica sul fiume Montone.
Chiesa della Compagnia
Il borgo
La Torre medievale
Palazzo Mazzoni
Palazzo Portinari
La Torre dell’orologio
Palazzo Traversari
Chiesa della Compagnia
Via Borgo al Ponte
Ponte della Maestà
Torrette da vigna
La Pieve di Santa Maria in Girone è visitabile su prenotazione, tel. 0543 967231.
[…] Entrano i raggi di questi occhi belli ne’ miei innamorati,
e portan dolce ovunque io sento amaro; e sanno lo cammin, sì come quelli che già vi son passati, e sanno il loco dove Amor lasciaro, quando per li occhi miei dentro il menaro: per che merzé, volgendosi, a me fanno, e di colei cui son procaccian danno celandosi da me, poi tanto l’amo che sol per lei servir mi tegno […]
(Rime, “Io sento sì d’amor la gran possanza”)
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